Gi.Bi.

Archive for the ‘Quartiere Giardino’ Category

Mura ferraresi – Camping storico

Foto di Sandro

Non possiamo non intervenire sul progetto che ha avuto via libera, da parte dell’ Amministrazione, ovvero la recinzione del Parco Giordano Bruno, nel Quartiere Giardino, in quanto si sono creati due opposti gruppi: i fautori per la recinzione e i contrari alla costruzione della recinzione.

Si premette che stiamo parlando di una recinzione con la contestuale installazione di cancelli di chiusura/apertura con orario regolamentato, in maniera che il parco posso continuare ad essere fruibile, come ora, nelle ore diurne e serali.

Questo parco meglio conosciuto come “I giardini della mutua” perché situato dietro alla struttura, oramai in via di dismissione, dell’ Usl 31 sita in Via Cassoli nr. 30 a Ferrara.

Molti hanno trascorso in questo giardino la loro infanzia e non solo i residenti. Vi erano giochi, altalene e molta tranquillità. Ora è in uno stato di degrado. Su susseguono continue risse ed urla soprattutto nelle ore notturne. In breve un parco occupato da sbandati e personaggi ambigui, ridotto ad un immondezzaio e a latrina a cielo aperto, un accertato luogo di grande consumo e spaccio di droga.

Ci limiteremo a riportare testualmente le opinioni dei pro e contro la chiusura notturna del Parco G. Bruno, tralasciando alcune di parte politica.

I CONTRARI alla chiusura sostengono che la recinzione dimostra che non si ha il minimo rispetto dell’idea urbanistica del quartiere Giardino, che ha nel parco Giordano Bruno uno spaccato verde di passaggio, uno snodo vitale e coerente, che da domani diventerà una gabbia respingente.

Il parco di notte è frequentato da pochi spacciatori. Sono le Forze dell’Ordine che devono ripristinare la legalità in quel luogo.

I parchi sono un servizio per i cittadini che ne devono poter usufruire in tranquillità.
Se non si è in grado di garantire la sicurezza a chi lo frequenta allora è un problema di sicurezza che va risolto con gli strumenti della pubblica sicurezza o con politiche atte ad aumentarne l’uso da parte dei cittadini (chioschi, eventi).

Togliere le panchine o recintare il parco equivale ad un disservizio per i cittadini che non possono usufruire del loro parco e di un mero palliativo per la malavita che di certo non si arrenderà per questo ma che vedrà solo di spostarsi altrove. Quindi il problema spaccio non si risolve.
Se c’è un problema di malavita va estirpata la malavita.
Crearle un minimo disagio a scapito di un disagio maggiore per i cittadini non è una soluzione.

I FAVORELI alla chiusura sostengono che quando le forze dell’ordine non riescono a garantire l’ordine pubblico bisogna togliere le condizioni favorevoli agli spacciatori e recintare i parchi che diventano delle vere e proprie trappole per gli spacciatori.

Si è appurato che nei parchi dove ci sono i cancelli gli spacciatori non vanno perché dentro sono in trappola . I giardini di Giordano Bruno sono un ricettacolo di spacciatori etnici che tutto il giorno fumano droga e bevono alcool senza ritegno proprio accanto dove giocano a beach volley e a pallacanestro e dove si ritrovano i ragazzini del quartiere nel tempo libero. Se non si riesce a garantire la sicurezza pubblica e non si riesce a far capire agli spacciatori che quello non e’ un posto dedicato a loro . Allora il giardino va messo in sicurezza proprio perché ne possa usufruire la gente normale.

In tutte le città i parchi sono recintati e vietati la notte. Milano, Londra, ecc. I tempi odierni lo impongono.

Naturalmente entrambe le parti ritengono fondamentale che il Parco Giordano Bruno venga riqualificato, in ogni caso, con nuove panchine, giochi per bambini e per ragazzi ed attrezzature di svago.

Le condizioni dell’ attuale campo di Beach Volley

Quelle di qui sopra sono opinioni rispettabilissime. Non concordiamo con quella apparsa sulla stampa l’altro giorno è che queste recinzioni, il riferimento è il Parco Coletta (Giardini del Grattacielo) anch’esso recintato con una cancellata, danno l’impressione di un campo di concentramento.

Quando le persone devono esprimere un’opinione o commentare quello che vedono ci pensino prima di esternare. Dentro alla recinzione dei Giardini del Grattacielo ci sono bambini gioiosi, ragazzi che giocano o si allenano nei vari campetti di pallavolo, basket ed altro. Paragonare queste cancellate a delle strutture carcerarie con la detenzione di civili o prigioniere di guerra c’è una gran bella differenza.

Quartiere Giardino

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Il cartello senso unico, di solito indica la direzione obbligatoria da prendere…

Ma in questo caso? Indicazione per dove o per chi?

Una segnalazione verso Piazza XXIV Maggio – Acquedotto nei pressi della Mura della Fortezza, con tanto di nome…

Sembra che si stia aiutando a raggiungere più che un senso di marcia obbligato un punto preciso dove si trovi una persona

In un quartiere dove ancora lo spaccio di droga è presente, sarebbe il colmo che si indichi dove puoi trovare “roba” da comprare… con tanto di nome del venditore…

Forse fantastichiamo troppo e il tutto è riconducibile al solito imbrattatore di turno…

Foto T. Da

Ecco che arriva l’albero in Piazza XXIV Maggio – Acquedotto per il Natale 2021

Anche quest’anno il Quartiere Giardino sarà illuminato… grazie al dono del Comune di Mezzana – Val di Sole.

L’albero nonostante il cattivo tempo è stato acceso Mercoledì 8 Dicembre alle ore 17.30

Foto di Sandro

Tag:

Viale IV Novembre – Verde Pubblico – Statua di Paolo V

Una statua immersa nel verde, in tutti sensi… con un basamento a forma di cinque stelle… e una storia alle sue spalle...

Cenni Storici:

Possiamo proporre di spostare la Statua di Paolo V altrove? E al suo posto erigere un cartello semplice, semplice con la seguente scritta: Qui si erigeva un monumento segno di storia e di cultura magnificato al momento della sua collocazione, ma l’oblio e l’incuria non hanno permesso quel decoroso e dignitoso rispetto che meritava”.

Né un camminamento dal Viale che conduca alla statua, nessuna modesta recinzione attorno e soprattutto, da anni, ad ogni manifestazione che si svolge in quel verde pubblico, la statua viene scambiata per un naturale oggetto puramente ornamentale utilizzabile per qualsiasi bisogno...

Sandro
FOTO di SANDRO – Anno 2015
Sandro 3
FOTO di SANDRO – Anno 2015

Guardando bene le due foto, qui di seguito, come per gioco trova l’oggetto misterioso, nascosto o l’intruso…

Ma non c’era altro posto per gli zaini?

La riqualificazione – Progetto “Il Parco più bello di Ferrara”

Questa opera di restyling comprende un’area giochi, una zona destinata alla ginnastica per la terza età e tanti percorsi pedonali e ciclabili ed un chiosco. Una recinzione di metallo circonderà l’area per intero.

Il Parco è stato intitolato a Marco Coletta, scomparso a 22 anni, nel 2005, a seguito di un incidente stradale in via Raffanello (Baura).

L’obiettivo vero di questo progetto polivalente è riportare i cittadini, bambini, anziani e famiglie a frequentare questo parco.

Inoltre si sta  lavorando anche a un progetto con la Regione per recuperare gli spazi sotto il grattacielo che verranno adibiti a spogliatoi e segreteria.

L’area, ospita un campo di pallamano regolamentare (utilizzabile anche per il calcetto) al suo interno, quattro campi per il basket (tre contro tre) di 15 metri per 11 ciascuno.

Il parco giochi dedicato ai bambini è composto di attrezzature ludiche anche di tipo inclusivo, posate su una pavimentazione in gomma anti trauma e saranno adatte per tutte le fasce d’età, da 1 a 16 anni.

Per il senior park la scelta è ricaduta su arredi riabilitativi adatti per il rinforzo muscolare e il potenziamento dell’autonomia muscolare, saranno posizionati ad anello.

L’area, infine, sarà anche destinata a ospitare concerti e manifestazioni all’aperto,  compatibilmente con le disposizioni anti covid.

Un altro angolo del parco sarà poi riservato alla didattica per le scuole, con aiuole che saranno curate dagli istituti Navarra, Dosso Dossi e Aleotti.

I vialetti pedonali già presenti nell’area saranno tutti ripavimentati e saranno realizzati anche dei nuovi percorsi ciclopedonali con lo scopo di facilitare gli spostamenti all’interno e attorno all’are invece il viale principale sarà ristretto per far respirare le radici degli alberi presenti.

Non manca di certo un punto di ritrovo e di ristoro,  il Bahia Garden “El Chiringuito”. Un vecchio chiosco trasformato in un locale alla moda.

Molto è stato fatto. Questi giardini sono stati riqualificati. Ora vedremo se sportivi, bambini ,giovani, anziani e famiglie saranno in grado occupare questo spazio di verde pubblico, facendo ritornare quell’isola felice che era tanti anni fa.

Ai posteri l’ardua sentenza.

Il Grattacielo o meglio le Due Torri – Parte seconda

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Il Grattacielo di Ferrara, a ridosso della stazione ferroviaria fu costruito verso la fine degli anni ’50, ai tempi del cosiddetto “boom economico”

Dagli appartamenti, quelli più in alto, si può osservare la città degli Estensi. Appartamenti questi forse in parte  destinati alla Ferrara bene o acquistati solo titolo di investimento immobiliare.

Quando il grattacielo fu inaugurato, nei primi anni ’60, quasi tutti gli appartamenti erano già stati venduti. Un “vanto e un onore” aver acquisito un appartamento al Grattacielo. Ma molti degli acquirenti non avevano l’intenzione di trasferirsi là.

Foto inaugurazione – Museo Ferrara

Ed ecco che il Grattacielo si riempì di persone provenienti dall’ Africa settentrionale, dal vicino e dal lontano Oriente, dall’est europea e anche dal sud Italia. Migranti in cerca di lavoro. Furono costretti, come accade in questi frangenti, a ricorrere al così detto “mercato nero” e a rassegnarsi a vivere in molti per appartamento.

Da statistiche si arrivò sino a qualche anno fa ad ospitare contemporaneamente 35 etnie. Ecco quindi nascere la diffidenza, ostilità e il pregiudizio, verso quelli definiti “diversi” per culto e tradizioni.

Con le crisi economiche che si sono susseguite in questi ultimi anni e per le spese molto alte di condominio che prevedevono lo stipendio del portiere, la manutenzione dell’ascensore e il riscaldamento centralizzato, non tutti i le famiglie sono state in grado di pagare affitto e spese condominiali.

La disperazione e la povertà prese il sopravvento per alcuni di loro. Per mangiare o altro, ecco il proliferare di atti criminosi, risse e lo spaccio di droga.

Una rissa da Estense.com

Le cronache di questi ultimi anni registrano varie perquisizioni da parte delle forze dell’ordine che portarono a diversi arresti dentro e nei Giardini delle Torri. Tanto da definire il Grattacielo, a ragione o a torto, come il “Bronx di Ferrara”.

I controlli e le retate Foto Il Resto del Carlino

Foto La Nuova Ferrara

Occorre però avere l’onestà intellettuale di sottolineare che, tanto il mercato degli affitti in nero quanto quello della droga che affliggevano il Grattacielo, molti appartamenti erano di proprietà dei rispettabilissimi italiani, che ai primi anni di “vita” delle due Torri, ne parlavano in modo fantastico, poi, con il cambiamento “d’uso” dei suoi inquilini, iniziarono a protestare per il degrato venutosi a creare.

Gli appartamenti iniziarono a svalutarsi. Furono messi in vendita a partire da 10.000 euro.

A causa di molti morosi fu staccato l’impianto di riscaldamento centralizzato.

Scattò l’allarme. L’intervento del Comune e il cambio dell’agenzia che gestiva il condominio hanno temporaneamente permesso ai residenti, anche per tutelare le famiglie oneste, in regola con i pagamenti, di affrontare i rigori invernali con i termosifoni accesi ma si è arrivati ad un debito di oltre 300 mila euro.

Finalmente tra problematiche di vario tipo, recentemente si è arrivati al riscaldamento non più centralizzato, ma autonomo, favorendo l’abbassamento delle le spese. In quel periodo buio c’era chi addirittura proponeva l’abbattimento  dell’edificio sistemando le famiglie in altri strutture immobiliarei chiuse da anni.

Continua…

I Giardini del Grattacielo – Prima parte

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I Giardini del Grattacielo erano conosciuti per la frequentazione di personaggi ambigui, nonostante vi fossero dei giochi per bambini. A dire il vero pochi e mal tenuti. I chioschi presenti in questo spazio di verde pubblico, piano piano hanno cessato l’attività…

Gioco facile per gli abituali frequentatori “impossessarsi” di questo vasto verde pubblico…

Di giorno e…

Di notte…

Continua…

Con il nostro umorismo e volute provocazioni siamo soliti a raccontare quello che vediamo.

A volte però occorre anche fornire un servizio di pubblica utilità.

Ecco quindi qui di seguito un’importante segnalazione.

Come si sa è nota la cronicità di mancanza di servizi pubblici in Centro Città.

Il nostro Quartiere denominato Giardino, offre diverse opportunità di parcheggio per chi proviene ed entra in città da Via Modena o da Via Padova. Facile poi raggiungere a piedi in pochi minuti il Centro Storico.

Ecco quindi, dove sono dislocati dei servizi di W. C. per per chi dopo un viaggio necessita della presenza di un bagno pubblico.

Andiamo ad elencarne la dislocazione di alcuni.

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Corso Vittorio Veneto incrocio Corso Piave.

Un viale di rarissima bellezza, e luogo di storia e contesto immobiliare per le sue ville quasi centenarie.

Comodo bagno su tre lati chiusi. Vista Betafence. Spazioso, utilizzate anche contemporaneamente da due persone.

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Via Cassoli

A seguito due nuove aperture in Via Cassoli per entrare in P.le G. Bruno, all’interno del parco in angolo con Asilo Nido, a cancellone aperto

W. C.  indipendente, vista muro, zona riservata, quindi anche sostanze solide. Obbligatorio uso mascherina, non per Covid  19 ma per odore maleodorante.

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Mura della Fortezza

Piano rialzato, vista Mura Estensi. Oasi naturale per podisti e proprietari/accompagnatori cani.

Da tre anni si può usufruire causa materiale mai rimosso di un W. C. “verde pubblico”. Le persone anziane possono utilizzare le transenne per aiutare a rialzarsi. Servizio pratico e riservato perchè il bagno non è visibile dalla strada.

Che dire?

Premesso che le persone incivili o maleducate, termini molto educati, ci sono e ci saranno sempre, perché le Amministrazioni Comunali, di qualsiasi colore politico, favoriscono con l’incuria e il degrado il proliferare di tutto questo?

E’ vero che occorre aiutare chi ha dei bisogni, ma pensiamo siano di ben altro tipo…

Quartiere Giardino – Creatività nel verde pubblico

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Approfittando delle balle di paglia nel verde di IV Novembre, della serie: “accatastiamole in un punto, poi qualcuno passerà a prenderle…”

ecco una comoda panchina con un originale poggiapiedi…

Prima che diventi una moda per “attrezzare” le panchine del Giardino, non sarebbe meglio provvedere a portare via le balle di paglia?


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Cestino: oggetto decorativo del verde pubblico

Albert Einstein - "Due cose sono infinite: l'universo e la stupidità umana, ma riguardo all'universo ho ancora dei dubbi."

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